giovedì 11 aprile 2013

HA SENSO OGGI DEFINIRSI COMUNISTA?


  




Da troppi mesi stiamo vivendo, non solo nel nostro paese, gli effetti di una gravissima crisi economica e sociale, probabilmente la più grave che la storia ricordi; una crisi devastante che distrugge migliaia di posti di lavoro.
Questa crisi non è un evento piovuto dal cielo, e non può essere semplicemente il frutto dell'incapacità di qualche manager avventato: e' il risultato di anni di politiche liberiste che governi di destra o riformisti hanno applicato sistematicamente in ogni parte del mondo globalizzato, compreso il nostro paese. Ma quando parliamo di crisi dobbiamo considerare che non è per tutti: mentre la stragrande maggioranza ha visto ogni giorno diminuire il proprio potere di acquisto e i propri diritti sociali, una piccola parte, la più ricca e responsabile della crisi, si è arricchita sempre più.

Il nostro e' un paese sempre più diseguale e ingiusto, dove i ricchi diventano sempre più ricchi, i lavoratori e i pensionati sempre più poveri; dove chi è ricco comanda (a partire dai banchieri europei), e tutti gli altri devono obbedire ; per questo è fondamentale che ci sia un progetto politico di sinistra e comunista, che non si accontenti di moderare o riformare il progetto liberista, ma costruisca una alternativa ad esso. Un mondo diverso e' possibile subito, a partire dalla redistribuzione della ricchezza, dalla difesa dei diritti dei lavoratori e dello stato sociale, per il superamento del lavoro come schiavitù e non come crescita della classe degli sfruttati.

Rifondazione comunista vuole aggregare quanti sono soli nelle loro lotte, e formare una comunita' che non si chiude quindi in sé stessa per isolarsi, ma contribuisce ad una unità di tutte le forze della sinistra fondata sui progetti e sulle lotte comuni; mantenendo con orgoglio e passione il progetto politico e l'identità comunista, senza diventare subalterno a nessun partito (liberal)democratico.
Fino a quando ci sarà sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, ci sarà un soggetto politico comunista.
Ripartiamo da noi e da queste lotte per costruire l'alternativa: perché anche il mondo ingiusto di oggi può essere conosciuto e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità.
Per questo ha senso definirsi oggi comunisti. La lotta per questi ideali è una prova che può riempire degnamente una vita.