Le elezioni europee sembrano una cosa
distante, ma in Europa si decidono il 90% delle schifezze che ci cadono sulla
testa. Le politiche di austerità sono state decise in Europa, sotto dettatura
della Merkel e con il consenso dei nostri governanti. Renzi e Berlusconi, che
in Italia fanno finta di litigare, in Europa governano insieme e hanno votato
il Fiscal Compact e i folli trattati che fanno sì che la Banca Centrale Europea
presti a gratis i soldi alle banche che poi li usano per strozzinare gli stati
con interessi da usurai.
Il frutto di queste politiche di
austerità lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: disoccupazione crescente,
stipendi da fame, taglio del welfare e della democrazia. Il concreto
funzionamento dell'Unione Europea è diventato un incubo per i popoli e il paradiso
delle multinazionali, dei banchieri e degli speculatori.
Le elezioni europee sono l'occasione per
cambiare, per rovesciare il funzionamento dell'Unione Europea.
Al posto dell'austerità serve un New
Deal Europeo, come fecero gli Stati Uniti dopo la crisi del '29: un piano per
la piena occupazione, l'allargamento del welfare, la riconversione ambientale
dell'economia.
Per uscire dalle politiche di austerità
non serve a nulla "battere i pugni sul tavolo a Bruxelles" per poi
inchinarsi alla Merkel, come fa Renzi.
Non serve nemmeno appellarsi al nazionalismo, all'autarchia o
all'uscita dall'euro. Per farla finita
con le politiche antipopolari occorre usare fino in fondo i poteri dello stato
italiano dentro un movimento europeo finalizzato al rovesciamento delle
politiche economiche: il governo italiano deve disdire unilateralmente i
trattati capestro come il Fiscal Compact, non applicare i tagli di bilancio,
farsi promotore di una conferenza per dimezzare il debito pubblico europeo e
modificare il ruolo della BCE. Contro un capitalismo globalizzato che scatena
la guerra tra i poveri mettendoci gli uni contro gli altri, non se ne esce
dicendo signor sì ma nemmeno rintanandosi a casa propria.
Per questo abbiamo costruito il Partito
della Sinistra Europea, di cui fanno parte oltre a Rifondazione
Comunista, Syriza in Grecia, il Front de
Gauche in Francia, lzquierda Unida in Spagna, la Linke in
Germania e che è presente in tutti i
paesi europei. Una alleanza tra tutte le forze di sinistra che in Europa si
battono contro le politiche di austerità decise da socialisti, popolari e
liberali. Il partito della Sinistra Europea ha candidato a Presidente
dell'Unione Europea Alexis Tsipras, il leader di Syriza, la forza che in Grecia
si è battuta fino in fondo contro il massacro sociale prodotto dall'Unione
Europea e che ha oltre il 25% dei voti.
In Italia attorno a questa candidatura è
nata la lista "L'altra Europa per Tsipras" che unisce Rifondazione
Comunista, SEL, associazioni, movimenti e intellettuali che in questi anni si
sono battuti contro le politiche di austerità.
Bisogna rafforzare questa sinistra
europea per battere banchieri e speculatori!
www.rifondazione.it -
www.listatsipras.eu